Epistola 23

Buongiorno a tutti !

Tutte le tradizioni sono coscienti di un flusso vitale abbondante da cui dipende ogni vivente. I testi indiani menzionato le arie vitali di cui il Prana è il più celebre. I Cinesi accordano un posto essenziale al QI o CHI principio fondamentale che forma e anima l’universo e la vita. Gli antichi Egizi parlano del KA, l’energia vitale che è anche il doppio dell’umano. Per i cabalisti questo flusso abbondante di energia vitale è conosciuto sotto il nome di Shéfâ" (שֶׁפַע).

Shefà

Nella Cabala, lo Shefà designa l’emanazione del flusso divino tratto dall’Atsilouth, ma il suo senso primo è abbondanza, profusione. Lo Shefà è un flusso spirituale circolante nel e attorno a ciascun essere vivente che riempie tutta la creazione unificandola. I trentadue sentieri della Saggezza essendo veicolati da questo flusso universale, realizzano un sentiero è un flusso che si libera o che accresce. Quando la creazione è unificata, lo Shefà abbonda in tutti i luoghi e in tutte le cose. La frattura del dopo – Creazione ha lasciato dei vuoti nella quale lo Shefà è assente o in debole quantità. Sono dei luoghi malati nello stesso modo che un umano è sofferente quando un vuoto si è creato in lui. In ebraico, la malattia essendo un vuoto segnala una penuria di Shefà che pertanto è abbondante e inesauribile.

L’intenzione intima di un cabalista è di attaccarsi allo Shefà spirituale, intellettuale profetico e divino che si spande su di noi. Ogni cabalista che riceve la potenza dello Shefà sa che si tratta della Cabala che ci è stata data da Elia (....) è la Cabala profetica che collega la Nèfèsh al Nome e che il ricevimento dello Shefà che ne scorre è chiamato Rouah ha Qodesh. Quando la forza si decuplica e si alza, arriva al livello della profezia. " (H'ayyé Olam Haba - A. Aboulafia). Più lontano Aboulafia dice che i tseroufim permettono la connessione allo Shefà. “I tseroufim porteranno il tuo cuore a diventare estremamente caldo. Attraverso questi tu acquisirai una nuova conoscenza che non tenderà a nessuna tradizione umana, né ad una analisi intellettuale. Quando proverai questo, sei pronto a ricevere lo Shefà. Lo Shefà verrà allora e si darà a te. Sveglierà in te molte parole, una dopo l’altra”.

Lo Shefà ha un ruolo essenziale, nel senso che assume una posizione di intermediario di legante fra il corpo fisico e i corpi sottili. E’ in questo caso identificabile come la lettera Vav del Tetragramma: di sui le due Hè sono la respirazione dell’anima e del corpo che lo Shefà unifica. E’ il filo che collega il mondo del In - basso al mondo del In - alto come anche tutti gli esseri fra di loro. I Sefirot sono dieci ricettacoli vitali, il cui ruolo è di orientare, a differenti gradi, il flusso dello Shefà. Quest’ultimo è la totalità dell’energia manifesta nell’universo e il soffio ne è la sua manifestazione esterna. Sul piano umano lo Shefà è la totalità delle forze latenti nascoste nell’essere: il suo controllo porta al controllo mentale, poiché questo non può funzionare senza lo Shefà.

Il soffio, il calore, la luce, il magnetismo sono delle manifestazioni esterne, fino ad arrivare alle ombre. dello Shefà. Quando si respira, allo stesso tempo dell’aria assorbiamo inconsciamente dello Shefà; il nutrimento che ingeriamo anch’esso è impregnato di questa forza. La presa di coscienza di questi flussi vitali, circolanti dal naso e dalla bocca sono capitali nell’esperienze spirituali. Lo Shefà ha un potere di auto – rigenerazione attraverso il movimento, che gli permette di rimpiazzare la sua vitalità molto rapidamente.

Adonai è il tesoro attraverso l’intermediario di chi riceve tutti gli aspetti dello Shefà. " (Shâaréi Orah - J. Gikatilla)   La parola Shefà appare solo una volta nella Bibbia “Poiché essi tetteranno (si alimenteranno con ) lo Shefà del mare. I tesori nascosti nella sabbia (Deut. 33 : 19) Il mare simboleggia l’unione delle acque e del riflesso dei cieli; lo Shefà nutre l’anima come il seno materno nutre il bambino.

Lo Shefà ha la capacità di auto- riprodursi, per questa ragione è abbondante. Aboulafia dice: “Il Nome nel fuoco” e “Il fuoco nel Nome” La cosa è paragonabile ad un uomo che accende un fuoco partendo dal fuoco, questo è possibile grazie allo Shefà che abbonda da uno verso l’altro e che si tiene al centro “ (Nèr Elohim)

Il gesto dello Shefà

“E’ attraverso questo hashgahah (Provvidenza) specifico che viene lo Shefà delle benedizioni. Come anche il Kohen (prete) può benedire facendo lo tserouf del Nome e ricordandosi del significato del movimento delle lettere conosciute, alfine di ricevere lo Shefà dall’alto attraverso un gesto delle sue mani, secondo il mistero di “Tu compirai verso Giacobbe la tua verità (emeth) verso Abramo, la tua bontà (Hessed) che tu hai giurato a nostri padri in altri tempi (Michee 7:20) attraverso un giuramento ancestrale. Hessed designa l’abbondanza di tutte le cose. Anche se dice che hanno fatto Hessed per comprendere la parola “come in re” e non “un re” (Nér Élohim - A. Aboulafia)

Il gesto di benedizione del Kohen che è quello di diffusione e della connessione dello Shefà consiste nell’alzare le mani unendo l’anulare e il mignolo e il medio e l’indice, alfine di lasciare uno spazio fra l’anulare e il medio. Il pollice è separato alfine di lasciare un altro spazio con l’indice. I due pollici si avvicinano e si toccano o si sfiorano. I due indici posso anche toccarsi e questo fa un bel triangolo. Ecco la rappresentazione come la troviamo nel trattato “Shefà tai” (Il flusso di rugiada) con le lettere del Tetragramma sviluppate nelle ventotto falangi:

Il titolo del trattato da dove è tratta questa immagine fa un legame fra Shefà e Rugiada, è esatto poiché questi due principi sono indissociabili.

Durante le sue pratiche mistiche i suoi hazkaroth Aboulafia utilizza questo gesto per connettersi allo Shefà, quest’ultimo attraversa colui le lo riceve e si diffonde attraverso di lui.

“La benedizione è uno Shefà divino che discende sui corpi, alfine di renderli sani e di prolungare la loro vita abbondantemente, alfine di renderli prosperi e opulenti e conservarli” (Nér Élohim - A. Aboulafia)

 

Novità edizioni Lahy

Un nuovo libro viene ad aggiungersi al catalogo : L'Arlésienne, ou le chemin de la liberté, (L’Arlesiana o il cammino della libertà ) scritto da Nicole Michel che alcuni abbonati a queste epistole conoscono bene.

 

Nota: il gesto dello Shefà è stato reso celebre nel mondo dal personaggio di Star Trek. Il signor Spock, per l’aneddoto in ebraico Spock si scrive ספוק, ha un valore di 246 come Gabriele (גבריאל).

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