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DAI UN'OCCHIATA AI NOSTRI SERVIZI


I nostri servizi vengono prestati dalla nostra squadra grazie ad anni di esperienza e condivisione.

Approccio manuale

Per dar il giusto peso alla componente fisica della nostra vita..

Approccio energetico

Credere per vedere o vedere per credere..... questo è il dilemma!

Approccio sistemico spirituale

Per trovare l'amore per sè stessi e migliorare la promessa per una vita realizzata.

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ALCUNI DEI NOSTRI AMICI


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Modalità di suicidio

Facciamo seguito all’articolo precedente sul suicidio e vediamo il senso che possono avere i vari modi si suicidio. Precisione che il suicidio è l’8° causa di mortali e le statistiche mostrano che il suo tasso aumenta con l’età. In effetti il 50% del suicidi concerne le persone di 45/65 anni val e adire l’erà della piena realizzazione si sé. Sapendo che secondo la Bioanalogia noi viaciamo in biologia – oattraverso fli avvenimenti della nostra vita – che moi non sappiamo vivere in oscienza, il legame con il senso bianalogico del suicidio è come l’abbiamo visto il mese scorso, un’aspirazione profonda a vivere pienamente. In altre parole, una persona che si ssuicida ci vive come tagliata da tutta l’intensità di vita. E come ho epsosot nel mio ultimo libro “Le quattro verità sella nostra nascita – in legame con le Quattro Nobili Verità del Buddismo – “credesi tagliaato d ...” è una delle prima cause della sofferenza umana. Il Principio dei differenti modus operandi del suicidio, impiccagione, arma da fuoco, intossicazione, annegamento . ci indica qual è la forma d’incapacità a vivere intesamente per la persona interessata.

Suicidio per impiccagione

Si tratta del modo più esteso di suicidio. Impiccarsi necessita di agganciarsi ad un punto più alto di sé. Ciò che è in alto ci parla dell’Energia/Padre /Progetto, il valore il più alto. Possiamo dire che si tratta in questo caso dell’incapacità di mettere intensamente in vita i propri valori più alti, ciò che è il più rispettabile per sé.

Suicidio con arma da fuoco

E’ un colpo di fuoco. Nel Principio, questo si collega a:

-       un colpo: una ingiunzione, un ordine

-       il fuoco: l’intensità, sena riserve

Colpo d’arma da fuoco nella testa - Si tratta dell’incapacità a vivere la necessità imperiosa (colpo) di impegnarsi (testa) in tutta la propria intensità (fuoco)

Colpo d’arma da fuoco al cuore Si tratta dell’incapacità di vivere la necessità imperiosa (colpo) di scegliere intensamente (fuoco) l’amore di sé (cuore)

Suicidio per intossicazione

Di qualsiasi sostanza ingerita si tratti, viene dall’esterno. Si tratta delle propria alimentazione: prendere un elemento esterno (nutrimento) per introdurlo all’interno di sé alfine di costruirsi (nutrimenti) e rigettare ciò nel quale non ci si riconosce (escrementi). Così il suicidio per ingestione di sostanza tossica, parla dell’incapacità di vivere intensamente l’invito ad agire situandosi di fronte agli avvenimenti esterni, differenziando quelli nella quale ci si riconosce e quelli in cui non ci si riconosce.

Suicidio per emorragia

Il sangue rappresenta la linea biologica, il clan familiare. E’ portatore di tutta la storia familiare, di tutto ciò che è comune ai differente elementi del gruppo, del clan. Il sangue restituisce quindi l’appartenenza ad un gruppo, così suicidarsi vuotandosi del proprio sangue traduce l’incapacità a vivere intensamente essendo liberi di tutti i funzionamenti convenzionali sia familiari che sociali. Questo significa vivere intensamente in funzione di sè non del gruppo.

Suicidio per soffocamento

Consiste nell’ostruzione delle vie respiratorie con l’aiuto di un oggetto, sia impedendo all’aria di arrivare agli alveoli (es. sacchetto di plastica) sia impedendo alle vie respiratorie attraverso un gas o ancora l’acqua (annegamento) . Lo spazio vitale è espresso dal volume dell’albero bronchiale. Rappresenta una riserva d’aria come immagine di bombole d’ossigeno. In effetti, se i nostri alveoli fossero direttamente all’esterno moriremmo immediatamente di fronte ad un ambiente esterno tossico: non avremmo nessuno spazio di sopravvivenza.

  • sacco di plastica – suicidandosi impedendo l’aria esterna di raggiungere gli alveoli, esprime l’incapacità a vivere intensamente ciò che è vitale per sé senza occuparsi dell’esterno. Per essere pienamente vivi, dovremmo fare pienamente ciò che è esistenziale per noi.
  • annegamento - in questo caso lo spazio vitale è riempito d’acqua. L’acqua è il solo elemento che non soltanto aderisce perfettamente alla realtà concreta, ma si lascia portare senza cercare di modificarsi. In questo senso l’acqua rappresenta l’abbandono alla vita tale quale è. (E’ l’accoglienza senza riserve della madre) Suicidarsi con annegamento parla di incapacità a vivere intensamente il fatto di lasciarsi portare dalla vita nella benevolenza di sé, l’amore.
  • gas – biologicamente il gas rappresenta ciò che è legato al mentale, alle idee, ai progetti. Così con il suicidio attraverso il gas si tratta di incapacità di vivere intensamente il proprio spazio vitale qualunque siano le idee e i concetti dell’ambiente circostante esterno.

Suicidio con defenestrazione o salto nel vuoto

L’incontro con il vuoto è la sperimentazione di lasciare tutte le proprie sicurezze – tutto ciò che è conosciuto – e di contattare la realtà tale quale è. Una persona che si suicida saltando nel vuoto esprime la sua incapacità a vivere intensamente ciò che è, uscendo da tutti i meccanismi di sopravvivenza.

Suicidio con il fuoco

Il fuoco è il solo elemento che trasforma tutto ciò che tocca in se stesso, senza alcuna riserva. Questa forma di suicidio traduce veramente l’incapacità di passare senza riserve dalla sopravvivenza alla vita. Per concludere ricordiamo che il suicidio parla sempre di un invito della vita a vivere intensamente, in coscienza. La persona che si suicida ha percepito questo invito della vita nel più profondo di se stesso, ma non sa come rispondere. Per essere pienamente vivi, occorre trattare gli avvenimenti della vita. Se non lo facciamo in coscienza, lo facciamo in dualità.

Qualsiasi sia il modo operativo, questo ci rinvia sempre ad un grande Principio universale che esprimendo che ognuno di noi è invitato a realizzare pienamente, intensamente, compiendo senza riserve l’essere unico che siamo. Altrimenti chi lo farà?

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AMICI DEL PICCOLO PRINCIPE

Caratteristiche associative


  • Organizzazione seminari
  • Giocosità
  • Amicizia
  • Condivisione
  • Organizzazione serate a tema
  • Professionalità
  • Tutto è perfetto così
  • Gioiosità
  • Tutto è possibile
  • Serietà
  • Risate
  • Capacità di-vinatorie

COSA DICONO I PARTECIPANTI


  • Credo che non sia facile passare certe informazioni quindi vi ringrazio per questa opportunità.
    -- Ornella --
  • Amici sì, ma non troppo, perchè tutto è bene quel che finisce bene.
    -- Paola --

Cosa dire di noi

Chi sono gli amici del Piccolo Principe è presto detto: “Oggi più che mai la nostra cultura ci porta continuamente a delegare le nostre scelte per quanto riguarda la nostra salute.......per questo evento c'è il medico. E così anche per la parte spirituale......c'è il prete, e la parte economica......c'è il commercialista e così via. Facciamo sempre più fatica a scegliere per la nostra vita o peggio ancora crediamo di scegliere quando invece non abbiamo sufficienti informazioni per poterlo fare.


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