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DAI UN'OCCHIATA AI NOSTRI SERVIZI


I nostri servizi vengono prestati dalla nostra squadra grazie ad anni di esperienza e condivisione.

Approccio manuale

Per dar il giusto peso alla componente fisica della nostra vita..

Approccio energetico

Credere per vedere o vedere per credere..... questo è il dilemma!

Approccio sistemico spirituale

Per trovare l'amore per sè stessi e migliorare la promessa per una vita realizzata.

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ALCUNI DEI NOSTRI AMICI


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Constatiamo regolarmente che non abbiamo le parole per tradurre la coscienza. “Il nostro vocabolario si ferma ai limiti della coscienza” Non riusciamo ad agganciare, siamo ancora costretti a utilizzare un vecchio vocabolario pur sapendo che il nuovo dizionario è da inventare.

Il tempo (1)

“Con il tempo …. con il tempo, va, tutto se ne va … » canta Léo Ferré.

Abbiamo già affrontato il tema del tempo secondo la Legge del Principio e visto in che cosa è inizialmente legato ai nostri riferimenti e all’esterno. Possiamo sviluppare ulteriormente il tema del tempo partendo da certi avvenimenti o atteggiamenti. Per esempio, vediamo che cosa possono voler dire degli avvenimenti come dimenticare le date importanti, non sapere che giorno è, perdere regolarmente la propria agenda ecc. Tutti i “micro-avvenimenti” di questo tipo sono portatori di un senso , in modo particolare quando sono ricorrenti.

-     Dimenticare le date importanti, gli appuntamenti fissati

Una data è un riferimento nel tempo, è un “appuntamento” che fa riferimento a qualche cosa che è stato fissato nel passato, che è atteso o che è da commemorare. Analogicamente, dimenticare, è lasciare nel passato , cessare di far vivere nel presente, vale a dire fare il lutto degli avvenimenti. Christian, che è quello che si chiama uno “scapolo” è un abitudinario nel dimenticare gli appuntamenti e pertanto non soffre di disturbi di memoria. Si ricorda perfettamente dei particolari di tutti gli avvenimenti del passato, quando viveva con i suoi genitori. Ma soffre per la loro scomparsa e resta ancorato nella nostalgia permanente di quel tempo, ciò che gli impedisce di vivere la vita presente.

-     Non sapere che giorno è –

La data del giorno fa abitualmente riferimento al calendario gregoriano, ma questa data non è la stessa per quello ebraico, cinese, mussulmano, persiano o indiano. Si tratta dunque di una convenzione propria ad una cultura o una civilizzazione. Così, secondo la Legge del Principio, si potrebbe dire che non sapere la data del giorno, riporta a non entrare in una convenzione o in una normativa. E’ dunque un invito a prendere il rischio di essere nel proprio tempo a sé, al di fuori di ogni riferimento. Lisa, sembra sempre un po’ persa e deve fare dei grossi sforzi di riflessione per trovare la data del giorno. E’ una donna molto capace, molto servizievole e che manifestamente non osa essere quella che è. Ha comunque un cultura letteraria eccezionale, scrive regolarmente degli articoli in un settimanale culturale molto conosciuto, ma... nessuno lo sa!

-     Perdere regolarmente la propria agenda

L’agenda ci permette di annotare le azioni da fare (la sua etimologia viene da agerer, azione, agire). Il fatto di perdere la propria agenda impedisce dunque, da una parte di scrivere le azioni future e dall’altra parte di ricordarsi le azioni previste. Si potrebbe dire analogicamente che si tratta di cessare di programmare un’azione. In altri termini, è un invito a non prevedere nulla, a vivere l’istante presente senza cercare un’azione precisa, senza volere un risultato particolare. In sei mesi, Laurent, ha perso due volte la sua agenda. La prima volta, l’ha lasciata sul tettuccio della sua auto, la seconda l’ha dimenticata in un taxi. Laurent è un uomo sottomesso molti obblighi soprattutto familiari, da quando vive con una nuova compagna, dopo il suo divorzio. La rivelazione del senso di questo avvenimento gli ha permesso di comprendere che non era obbligato “a fare tanto” con il senso di colpa di fronte ai suoi bambini e la sua ex moglie, come se questo potesse compensare la sua assenza.

-     Dei ritardi amministrativi o delle pratiche del quotidiano sempre più lunghe della norma.

Possiamo avere l’impressione che delle pratiche amministrative per certi documenti sono interminabili. E naturalmente mettiamo tutto il cuore nel criticare la lentezza della burocrazia... Piuttosto che restare in questo modo di ragionane – che non può giungere a nulla, poiché resta causale, - se ci ponessimo la domanda del senso? Secondo la Legge del Principio, queste lunghe pratiche amministrative si traducono con un invito a lasciare del tempo al tempo, senza volere un risultato rapido (un poco come per l’educazione di un bambino: la prima cosa è di non aspettare dei risultati immediati !) Anche qui, si tratta di vivere l’istante presente, senza attesa di un risultato preciso, poichè non possiamo aspettare ciò che non conosciamo e ciò che conosciamo è il passato !

-     Un tempo di cicatrizzazione più lungo o più corto della media

La cicatrizzazione è un tempo di riparazione e di rigenerazione dei tessuti in seguito ad una piaga, sia accidentale o chirurgica. E’ la restaurazione di uno stato anteriore, come della sua ricostruzione. Si tratta qui di ritornare sul passato per costruire una nuova forma, una nuova struttura, alfine di vivere il presente senza subire il passato. Comprendiamo che se questo tempo è più lungo o più corto del tempo abituale, la nostra biologia ci invita a riconsiderare il nostro modo di funzionare in rapporto al passato. -   Con un tempo più lungo di cicatrizzazione: si tratta di “dare del tempo al tempo” lasciando la vita operare senza reagire in rapporto al passato. -   Con un tempo più corto: si tratta di un invito a scegliere di vivere immediatamente il presente, nella nostra creatività, dunque cessare di portare il passato considerandosi come vittima. Notiamo che come ogni volta che i segni o le manifestazione sono opposte, si trova lo stesso Principio. Così in questi due casi, si tratta di un invito ad un cambiamento nel proprio modo di vivere il presente in rapporto al passato o al futuro. Nel 1936 Lecomte duNoüyo,un biologo che studiava le legge della cicatrizzazione, ha messo in evidenza che un bambino di 10 anni cicatrizzava cinque volte più veloce di un uomo di 60 anni. E di come per quest’ultimo il tempo passasse cinque volte più veloce che per il bambino di 10 anni!

Riassumendo, tutte le problematiche legate al tempo, sono un invito a realizzarci nella nostra creatività, vivendo l’istante presente. Sono incitato a concludere con Ronsard: “Vivete, e credetemi, non aspettate domani , cogliete da oggi le rose della vita.”

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AMICI DEL PICCOLO PRINCIPE

Caratteristiche associative


  • Organizzazione seminari
  • Giocosità
  • Amicizia
  • Condivisione
  • Organizzazione serate a tema
  • Professionalità
  • Tutto è perfetto così
  • Gioiosità
  • Tutto è possibile
  • Serietà
  • Risate
  • Capacità di-vinatorie

COSA DICONO I PARTECIPANTI


  • Credo che non sia facile passare certe informazioni quindi vi ringrazio per questa opportunità.
    -- Ornella --
  • Amici sì, ma non troppo, perchè tutto è bene quel che finisce bene.
    -- Paola --

Cosa dire di noi

Chi sono gli amici del Piccolo Principe è presto detto: “Oggi più che mai la nostra cultura ci porta continuamente a delegare le nostre scelte per quanto riguarda la nostra salute.......per questo evento c'è il medico. E così anche per la parte spirituale......c'è il prete, e la parte economica......c'è il commercialista e così via. Facciamo sempre più fatica a scegliere per la nostra vita o peggio ancora crediamo di scegliere quando invece non abbiamo sufficienti informazioni per poterlo fare.


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